La fantascienza vintage di The vast of night

La fantascienza vintage di The vast of night

La fantascienza vintage di The vast of night

Il film del debuttante Andrew Patterson riprende i cult degli anni Sessanta

Quando è uscito se ne è parlato moltissimo (dunque averlo visto fa chic). Si intitola The vast of night (2019) e vede alla regia Andrew Patterson, che al suo debutto e si è già conquistato l’ammirazione di colleghi come Steven Soderbergh, Se siete abbonati, lo trovate su Prime Video.

Che cosa racconta: Siamo negli anni Cinquanta in una piccola cittadina del New Mexico, è sera e tutta la popolazione è riunita nella palestra della scuola dove sta giocando la squadra di basket locale. Soltanto un giovane speaker radiofonico (lo interpreta Jake Horowiz) e una centralinista adolescente (Sierra McCormick) sono rimasti in ufficio a presidiare le loro postazioni. Ed è proprio per questo che si troveranno ad affrontare un concatenarsi di eventi che riguardano un oggetto misterioso apparso nel cielo.

Perché guardarlo? The vast of night ripropone tutti i classici temi vintage della cinematografia di fantascienza e non a caso è stata paragonata a cult come Ai confini della realtà. Racconta avvistamenti inquietanti nel cielo, bambini che scompaiono all’improvviso, registrazioni di strani rumori, le confessioni dell’ex militari che rompe il patto di segretezza. E’ una produzione low budget, in gran parte affidata alla narrazione dei protagonisti, ma riesce a tenerci col fiato sospeso grazie anche a una regia interessantissima, in cui i primi piani si alternano a lunghissimi piani sequenza, e quasi tutto si svolge (spaventosamente) al buio.

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