Prisma: la nuova serie Prime Video dedicata agli adolescenti

Prisma: la nuova serie Prime Video dedicata agli adolescenti

Prisma: arriva il 21 settembre la nuova serie Prime Video dedicata agli adolescenti

Racconta un gruppo di ragazzi della provincia italiana alla ricerca della propria identità

 

Debutta il 21 settembre, su Prime Video, la nuova serie “coming of age” Prisma, firmata dagli autori di Skam, Ludovico Bessegato (anche alla regia) e Alice Urciuolo. Ambientata a Latina è la storia di un gruppo di adolescenti alla scoperta della propria sessualità, protagonisti due gemelli che frequentano le superiori, i loro amici e una canzone originale scritta da Achille Lauro.

Che cosa racconta: Siamo a Latina, nella provincia un po’ trash a sud di Roma, dove seguiamo la vita dei gemelli Marco e Andrea (interpretati da un solo attore, Mattia Carrano) che si assomigliano solo fisicamente. Marco nuota da agonista ma ha problemi di socializzazione, Andrea apparentemente più disinibito nasconde a tutti la propria omosessualità. Accanto a loro, il gruppo di coetanei è alle prese con i problemi e le emozioni che derivano dalla sessualità fluida, mentre sullo sfondo c’è la scuola, la droga, il bullismo, la disabilità.

Perché guardarla: Prisma ha una narrazione accattivante, una bellissima regia e fotografia, e affronta il tema della ricerca dell’identità sessuale nei giovanissimi con un taglio decisamente interessante e personale, molto più vicino alla nostra sensibilità di una serie come We are what we are, che Luca Guadagnino firmava nel 2020 proponendo lo stesso tema.

Tuttavia a me resta qualche domanda. Gli autori della serialità dedicata agli adolescenti, oggi sembrano tutti concentrati sulla sessualità, come se fosse l’unico problema che affligge le nuove generazioni. Ma il dopo pandemia, le paure scatenate dal lock down e dalla guerra, la crisi della scuola e del mondo del lavoro, non sono temi altrettanto importanti e attuali? Che mondo si aspettano e quali professioni potranno svolgere, i diciassettenni di oggi, una volta diventati adulti? Manca una serie che ce lo racconti, focalizzandosi un po’ di più sui diritti sociali, oltre che su quelli civili.  

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