Corpo libero, la nuova serie con protagoniste vere ginnaste è una fiaba moderna

Corpo libero, la nuova serie con protagoniste vere ginnaste è una fiaba moderna

Corpo libero, la nuova serie con protagoniste vere ginnaste è una fiaba moderna sulla competizione tossica e debutta su Paramount+ il 26 ottobre

 

È una nuova serie thriller ambientata nel mondo dello sport al femminile (in effetti ancora poco esplorato) sulla falsariga di Yellowjackets e debutta su Paramount+ il 26 ottobre (nel 2023 arriverà anche su Raidue). Corpo libero ci racconta le adolescenti della ginnastica artistica, si ispira al romanzo omonimo di Ilaria Bernardini e vede protagoniste vere ginnaste-attrici che vedremo anche impegnate al corpo libero, appunto, alla trave e alle parallele. Con loro, nel ruolo rispettivamente di coach e medico di squadra ci sono Antonia Truppo e Filippo Nigro, insieme a Barbara Chichiarelli ed Emanuele Di Stefano (che in contemporanea è anche in Romulus su Sky).

 

Che cosa racconta: Una squadra di cinque ginnaste quindicenni, Martina (Alessia De Falco), Carla (Giada Savi), Nadia (Federica Cuomo), Anna (Giada Pirozzi) e Benedetta (Eva Iurlaro) parte in trasferta per un importante torneo invernale tra le montagne abruzzesi. Martina è appena rientrata nel team dopo un infortunio di cui scopriremo nel corso della narrazione la vera natura, ma la sua sfida per primeggiare non è soltanto contro le avversarie (soprattutto le temute rumene). Anche all’interno della sua stessa squadra non mancano le rivalità, che trovano sfogo in violenze psicologiche, bullismo e prove di resistenza.  La morte di una ragazza, però, il cui corpo viene ritrovato tra i boschi, cambierà tutto.

 

Perché guardarla: Corpo libero nasce come racconto di formazione, ma è anche «un thriller e allo stesso tempo una fiaba moderna sulla ricerca ossessiva della perfezione fisica e mentale e dell’eterna giovinezza» spiegano i registi e sceneggiatori Cosima Spender e Valerio Bonelli. Sottolineando di aver scritto la serie partendo dal libro della Bernardini per poi lasciarsi suggestionare dal processo a Larry Nassar, l’ex medico della nazionale statunitense accusato di aver abusato di oltre 500 atlete, condannato nel 2018. «Le sue vittime rivelavano un sistema dominato dal terrore, fatto di abusi sessuali e psicologici, umiliazioni, competizione spietata». La serie mette dunque insieme alcuni temi che vale la pena di esplorare, tra cui spicca il racconto del corpo femminile nei suoi mutamenti (le ginnaste sono obbligate a rimanere piccole e leggere, eterne bambine), trasportandoci in un mondo claustrofobico fatto di competizione tossica, gelosia, infatuazioni, vulnerabilità. Sono 6 episodi, si guardano tutti di un fiato.

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