Avatar 2 – La via dell’acqua: dopo 13 anni James Cameron ci rammenta l’importanza di rispettare la natura

Avatar 2 – La via dell’acqua: dopo 13 anni James Cameron ci rammenta l’importanza di rispettare la natura

Avatar 2 – La via dell’acqua: dopo 13 anni James Cameron ci rammenta l’importanza di rispettare la natura

 

Arriva nelle sale oggi, mercoledì 14, a 13 anni dall’uscita del primo film campione assoluto di incassi: Avatar 2 – La via dell’acqua è un nuovo viaggio lungo 3 ore sul pianeta Pandora firmato da James Cameron e stavolta si svolge tra la superficie e le profondità degli oceani. Dopo questa lunga attesa, gli alieni Na’vi ci terranno compagnia per i prossimi 6 anni, il secondo sequel uscirà il 20 dicembre 2024, il terzo e il quarto il 18 dicembre 2026 e il 22 dicembre 2028.

 

Che cosa racconta: Non voglio fare troppi spoiler. Sappiate solo che anche su Pandora sono passati anni, e Jake Sully e la sua compagna Neytiri hanno cinque figli: due ragazzi e una bambina, sono nati da loro, in più hanno allevato Kiri, che in qualche modo è figlia della dottoressa Augustine (che nel primo film era interpretata da Sigourney Weaver, e moriva) e un ragazzo umano di cui poi si scopriranno le origini. A causa di una nuova minaccia portata avanti dall’odioso colonnello Quaritch (lo interpretava Stephen Lang già nel primo film) saranno costretti a lasciare la loro splendida foresta per rifugiarsi su un’isola altrettanto meravigliosa in mezzo agli oceani, dove vivono le tribù Na’vi in simbiosi con le acque e la fauna marina.

Il film è quasi interamente fatto di personaggi Na’vi (nonostante il super cast, a cui si aggiunge Kate Winslet, appariranno soltanto per pochi momenti Lang e la Weaver, e vedremo qualche altro attore minore) che interagiscono con l’unico protagonista umano, il ragazzo adottato da Sully, grazie ad effetti speciali assolutamente perfetti. Si avvale della visione 3d, che negli ultimi anni era stata praticamente abbandonata (dovrete indossare gli occhialini) e devo dire che dopo qualche momento di perplessità non l’ho trovata male.

 

Perché guardarlo: Dopo una partenza nella lussureggiante foresta Na’vi, con la vegetazione e gli animali che avevamo già conosciuto nel primo film, Avatar 2 ci porta in un nuovo meraviglioso habitat, l’oceano, popolato di nuove creature, bellissime e a volte spaventose, e di una diversa specie di indigeni (verdi) quasi fossimo in una sorta di fantastica rivisitazione dell’Oceania. È un film meno filosofico, che prova a trattare il tema della famiglia e della gestione dei figli, pur tendendo a scivolare nei soliti luoghi comuni (gli adolescenti Na’vi non sembrano molto diversi da quelli americani). E ci sono moltissime scene di guerra, forse troppe. Ma soprattutto Avatar 2 è ancora una volta una favola ambientalista che torna a puntare il dito contro la distruzione insensata che la specie umana perpetra nei confronti della bellezza e dell’innocenza della natura e delle specie viventi.  Gli effetti speciali sono ovviamente grandiosi, e in qualche scena il rimando a Titanic è evidente.

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