14 serie cult del nuovo millennio che dovete assolutamente aver visto (e non ci sono scuse) PARTE TERZA

14 serie cult del nuovo millennio che dovete assolutamente aver visto (e non ci sono scuse) PARTE TERZA

14 serie cult del nuovo millennio che dovete assolutamente aver visto (e non ci sono scuse) PARTE TERZA

 

Lost – La trovate su Disney+

Una delle grandi serie che ci ha tenuto per anni col fiato sospeso, partita nel 2004 e durata 6 stagioni che inizialmente in Italia andavano in onda su Raidue (poi su FoxLife), e tutti, ma proprio tutti, ne parlavano. Creata da J.J. Abrams, tra produzioni più costose della storia (soprattutto per l’epoca) mescolava mistery e sovrannaturale e vantava un nutrito cast corale divenuto iconico.

Che cosa racconta: Impossibile riassumere la complicatissima trama, nella quale, nel corso delle stagioni, si rincorrono tantissimi colpi di scena. Tutto comincia su un areo, il celebre volo di linea 815 della compagnia australiana Oceanic Airlines, che avrebbe dovuto trasportare i suoi passeggeri da Sydney a Los Angeles. Quando l’aereo precipita su un’isola apparentemente deserta,  i 48 sopravvissuti si accampano sulla spiaggia sperando nei soccorsi, che (SPOILER), non arriveranno mai.  Tra loro ci sono il medico Jack (Matthew Fox), l’ex combattente iracheno Sayd (Naveen Andrews), l’affascinante bullo Sawyer (Josh Holloway), il grasso Hugo (Jorge Garcia), il navigato Locke (Terry O’Quinn), il tossicodipendente Charlie (Dominic Monaghan), Kate (Evangeline Lilly), ricercata dall’FBI, la bella Shannon (Maggie Grace), la giovane Claire col fratellastro Boone (Emilie De Ravin e Ian Somerhalder), una coppia coreana, un afroamericano con il figlio adolescente e tanti altri. Seguiremo i loro tentativi di sopravvivere sull’isola, nella quale accadono cose molto strane e ogni tanto si manifesta un inquietante “fumo” nero.

Perché guardarla: Come dicevo, la serie gioca sul mix esplosivo di mistery e approfondimento psicologico dei personaggi, anche grazie a una particolare struttura delle puntate, in genere concluse da un cliffhanger che lascia la narrazione in sospeso.

Da una parte tiene sempre viva l’ansia dello spettatore che cerca di capire che cosa stia succedendo realmente sull’isola e se i superstiti riusciranno a salvarsi, da un’altra racconta a poco a poco la storia privata dei protagonisti, facendo largo uso di flash back (e anche di flashforward). Dopo una narrazione davvero complessa che a un certo punto utilizza anche diverse linee temporali, il finale ha fatto discutere gli spettatori di tutto il mondo, molti dei restarono quali delusi.  Qui la mia interpretazione (SPOILER). In breve: i protagonisti sono tutti morti nell’incidente aereo e l’isola è una sorta di Purgatorio dove devono trovare la loro redenzione prima di passare oltre.

 

American Horror Story – La trovate su Disney+

Undici stagioni antologiche (l’ultima appena uscita) firmate da Ryan Murphy e dedicate ai grandi miti horror, ha debuttato nel 2011 con l’iconica Murder House, che affrontava il classico tema della casa infestata raccontando la storia di una coppia con una figlia adolescente che si trasferisce in una casa di Los Angeles dove sono intrappolate le anime di persone assassinate.

 

Che cosa racconta: Come dicevo, la serie è antologica e propone un tema diverso per ogni stagione. Tra le più belle ci sono Coven (terza stagione), storia di un elegantissimo collegio per ragazze che in realtà nasconde un covo di streghe; Freak Show (quarta) ambientata in un circo dove si esibiscono creature mostruose; Hotel (quinta) che si svolge in uno splendido albergo degli anni Venti popolato da fantasmi e da una bellissima e letale vampira. Le stagioni successive sono forse meno interessanti, va comunque detto che American Horror Story ha dato vita a un genere, diventando cult.

 

Perché guardarla: Soprattutto perché American Horror Story, e principalmente nelle prime stagioni, è stata capace di mescolare l’horror al glamour, creando un mix che non si era mai visto. Ambientazioni, trucco e costumi stilosissimi, un cast incredibile che inizialmente fece parlare tutto il mondo perché riportò in scena un’attrice iconica come Jessica Lange, che fino alla quinta stagione interpretò ruoli pazzeschi, uno per tutti la direttrice del circo in Freak Show, nel quale c’è una scena in cui canta Life on Mars di David Bowie che è entrata nella storia. E poi Lady Gaga nel ruolo della magnifica vampira di Hotel, Kathy Bates, Angela Bassett, Wess Bentley, Matt Bomer, Macaulay Culkin, insieme ad attori feticcio che hanno preso parte a quasi tutte le stagioni come Evan Peters, Sarah Paulson, Billie Lourd.

 

Game of Thrones – (nella foto) La trovate nella Sky Box

La serie stracult che ha rivoluzionato il genere fantasy, impossibile non averla vista. Otto stagioni in onda dal 2011 al 2019 tratte dal ciclo romanzesco A Song of Ice and Fire di George R. R. Martin, e ambientate in una sorta di magico Medio Evo nell’immaginario continente di Westeros, dove le grandi famiglie nobili lottano incessantemente per il potere e conquistare il favoloso “trono di spade”, ma nello stesso tempo dovranno difendere il loro mondo da un esercito del “male” che lo minaccia.

 

Che cosa racconta: Anche qui è impossibile riassumere, la vicenda è costellata di una miriade di personaggi, intrighi politici, scontri, battaglie, omicidi, colpi di scena, oltre che di mostri, demoni, draghi, stregoni e altre creature mitiche. Si comincia nel feudo di Grande Inverno, dove lord Stark riceve dal re in visita l’incarico di recarsi ad Approdo del Re per ricoprire la carica di Primo Cavaliere. Nel frattempo, nel profondo Nord, dove un gigantesco muro di ghiaccio, la Barriera, separa gli uomini dal regno dei demoni, si prepara una minaccia che potrebbe distruggere il mondo intero. A Sud, intanto, sorella e fratello Targaryen, ultimi discendenti di una antichissima stirpe reale detronizzata, cercano di ricostruire il loro potere attraverso una alleanza matrimoniale nelle terre selvagge al di là del mare.

 

Perché guardarla: Game of Thrones è una serie corale che si avvale di una narrazione epica, potentissima e raffinata, ricca di colpi di scena e sempre sorprendente, sostenuta da una ambientazione accuratissima e da grandiosi effetti speciali. Lo stuolo di personaggi che la compone, ognuno perfettamente disegnato, si muove come un esercito di pezzi su una scacchiera. Re, regine, pedoni, tutti hanno un proprio ruolo e destino e nulla viene loro risparmiato, anzi la sceneggiatura sembra quasi provare piacere nel far morire i protagonisti più amati, umiliarli o privarli del lieto fine. E in effetti ci propone scene di sangue e sesso, stupri, crudeltà e violenze di ogni genere.  Ciliegina sulla torta un cast superlativo, fatto di attori pressoché sconosciuti che sono diventati star mondiali, dalla bellissima Emilia Clarke, nei panni della “madre dei draghi” Daenerys Targaryen all’amato Kit Harington, Jon Snow, dalla rossa Sophie Turner, lady Sansa Stark, al nano Tyrion Lannister interpretato da Peter Dinklage, al fascinosissimo Khal Drogo, Jason Momoa. E potrei continuare citandone molti altri.

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