La serie Tv La ragazza di neve, che racconta la storia thriller di una bambina scomparsa è la più vista su Netflix questa settimana

La serie Tv La ragazza di neve, che racconta la storia thriller di una bambina scomparsa è la più vista su Netflix questa settimana

La serie Tv La ragazza di neve, che racconta la storia thriller di una bambina scomparsa è la più vista su Netflix questa settimana

 

Mentre scrivo ha appena debuttato al primo posto tra le serie più viste su Netflix: La ragazza di neve è un thriller in 6 episodi adattato dal best seller internazionale dello spagnolo Javier Castillo, uscito nel 2020 per oltre 1 milione e mezzo di copie vendute (in Italia lo pubblica Salani). Dal libro alla serie, che ovviamente semplifica molto, cambiano parecchie cose e principalmente l’azione si sposta da New York a Malaga, città nativa dell’autore, che all’epoca della pubblicazione spiegava: «L’idea mi era venuta passeggiando con mia figlia. La tenevo per mano, ma a un certo punto ci siamo lasciati e la bambina è andata verso la mamma. In quel momento mi sono chiesto: “E se dovessi perderla di vista? Se dove sparire per sempre?”».

 

Che cosa racconta: Siamo a Malaga, è il 2010, e durante la sfilata dei Re Magi per le strade cittadine un padre lascia andare per un attimo la mano di sua figlia Amaya, 5 anni, che scompare misteriosamente tra la folla. Per la famiglia Martin è l’inizio di un incubo: la piccola sembra svanita nel nulla e le ricerche della Polizia condotte dall’ispettrice Millán non hanno alcun successo. Nel frattempo Miren Rojo (Miren Smit), una giovane praticante giornalista che lotta contro il trauma di una violenza subita, avvia un’indagine parallela e finisce sulle tracce di una rete di porno pedofilia. Un amico dei Martin viene arrestato, tuttavia non risulta alcun legame con la scomparsa della bambina, che rimane un caso insoluto.

Sei anni dopo, Miren riceve in redazione un plico contenente una misteriosa video cassetta. Le immagini registrate la portano a far riaprire le ricerche della piccola Amaya e, tra coincidenze e complicazioni, ad arrivare in fondo all’indagine e anche alla propria vicenda personale.

 

Perché guardarla: Non ho “spoilerato” volutamente la trama della serie, anzi, meno ne sapete e più potrete goderne.

Perché gran parte della vicenda si muove in un crescendo di tensione cercando di risolvere due interrogativi principali. Il primo riguarda la bambina. Chi l’ha presa, che fine ha fatto? È ancora viva? L’altro, la storia parallela della giornalista, che proprio a causa del suo trauma è anche lei una vittima, e si identifica con la piccola scomparsa. Che cosa le è successo? Chi le ha fatto del male? La narrazione accompagna le curiosità dello spettatore fornendo indizi e alternando diversi registri temporali, fino ad arrestarsi bruscamente nell’ultimo episodio, durante il quale la storia della bambina viene interamente raccontata dal giorno della sua scomparsa. Un escamotage che può lasciare qualche perplessità, ma che alla fine risolverà tutte le questioni in gioco.

Nell’ultimissima scena c’è infine un rimando che apre a una nuova narrazione: in effetti La ragazza di neve è il primo capitolo di una trilogia, Castillo ha già pubblicato il romanzo successivo, che si intitola El juego del alma nel quale la giornalista Miren indaga sul brutale assassinio di una quindicenne. Non è stato ancora tradotto in Italia, ma con tutta probabilità arriverà una nuova serie.

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