Orfani di Sanremo? Su RaiPlay potete recuperare Io sono Mia, il biopic dedicato a Mia Martini

Orfani di Sanremo? Su RaiPlay potete recuperare Io sono Mia, il biopic dedicato a Mia Martini

Orfani di Sanremo? Su RaiPlay potete recuperare Io sono Mia, il biopic dedicato a Mia Martini

A una settimana dalla finalissima di Sanremo, mentre ancora echeggiano le polemiche sull’exploit di Blanco e i litigi (presunti) tra Fedez e Chiara Ferragni, agli orfani della kermesse suggerisco di recuperare un film a tema che racconta una grande e sfortunata cantante che ha fatto la storia della musica italiana.

Io sono mia è dedicato a Mia Martini, scomparsa nel 1995, lo trovate su RaiPlay, lei è  interpretata da Serena Rossi.

 

Che cosa racconta:

E’ il 1989, Mia Martini, Mimì per gli amici, ha 41 anni e sta per tornare a Sanremo dopo anni difficili che l’hanno molto provata: sul palco dell’Ariston canterà Almeno tu nell’universo, brano destinato a diventare il suo più grande successo e a riscattarla per sempre.

Chiacchierando con una giornalista (Lucia Mascino) qualche ora prima della sua esibizione, la cantante si lascia trasportare dai ricordi. L’adolescenza tormentata dalla ottusa severità del padre violento, i primi passi nel mondo della musica insieme alla sorella Loredana Berté (la interpreta Dajana Roncione), l’amore turbolento con Ivano Fossati, che però viene trasformato in un personaggio diverso, un fotografo di fantasia (interpretato da Maurizio Lastrico), perché il musicista ha rifiutato categoricamente di essere citato nel film. E poi il paradosso, quella nomea di “iettatrice” che le spezzerà la carriera, costringendola a ritirarsi per diversi anni.

Nel film appare anche Franco Califano (Stefano Pesce), che per lei scrisse la hit Minuetto, ma non l’amico Renato Zero, che ha chiesto anche lui di non essere coinvolto nel progetto. La storia si conclude con Mimì sul palco, nel pieno del suo trionfo professionale, e tralascia di raccontare la tragica morte avvenuta per una overdose di stupefacenti (circostanza che però la famiglia ha sempre negato). Loredana Berté ha collaborato alla sceneggiatura firmata da Monica Rametta, aggiungendole anche qualche aneddoto privato, la regia è di Riccardo Donna

 

Perché guardarlo:

Il film è un biopic che nonostante i problemi di scrittura (resa più complessa dall’assenza di due personaggi chiave come Fossati e Zero), rende omaggio alla figura di Mia Martini, donna complessa, tormentata e fragile, interpretata con grande passione da Serena Rossi.  Quando fu presentato, l’allora direttrice di Rai Fiction ne parlò come di un «tributo» alla cantante, la cui carriera era stata assurdamente distrutta. E il regista Donna arrivò a considerarlo un modo per chiederle scusa da parte del mondo dello spettacolo. Berté spiegava che Serena Rossi «restituisce la memoria di Mimì senza mai imitarla» e la stessa Rossi disse che interpretarla era stata per lei una sfida e una grande emozione e «lasciarla alla fine del film, un grande dolore».

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