Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri porta al cinema (dal 29 marzo) la versione comica del gioco di ruolo super cult

Non era affatto una cattiva idea produrre un film basato sul gioco di ruolo fantasy più popolare degli anni Ottanta/Novanta, amatissimo perfino dai protagonisti di Stranger Things, e che proprio nel 2024 festeggia i suoi 50 anni:  Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, esce al cinema il 29 marzo (produce Paramount e distribuisce Eagles Pictures) ed è una delle pellicole più attese della stagione.

Una “action comedy” di due ore che mette insieme un cast di star – i protagonisti sono Chris Pine, Michelle Rodriguez, Sophia Lillis e Justice Smith, insieme a Regé-Jean Page, Hugh Grant, Daisy Head e Chloe Coleman – in una sorta di avventura epico satirica dal chiaro intento parodistico, in cui ritroviamo però gli elementi di molti blockbusters che hanno fatto la storia, da Il Signore degli anelli e Lo Hobbit a Indiana Jones e perfino Guerre stellari.

Che cosa racconta:

Il film segue più o meno la struttura del gioco, narrando le disavventure del bardo Elgin (Pine) che, finito in prigione per furto insieme alla guerriera barbara Holga (Rodriguez), scopre che il suo compare Forge (Grant) lo ha tradito e gli ha portato via la figlia Kira (Coleman), che vive con lui in un palazzo custodito dalla malvagia Maga rossa Sofina (Head). Per poter riabbracciare la ragazzina, Elgin e Holga dovranno partire alla ricerca di un elmo magico affrontando mille pericoli, ma saranno affiancati da un giovane mago inesperto (Smith) e da una druida mutaforma (Lillis) e otterranno l’aiuto del leggendario paladino Xenk (Regé-Jean Page).

Perché guardarlo:

Diciamolo subito: Dungeons & Dragons non è un capolavoro che ricorderemo, e non avrà la fortuna dei grandi film a cui si ispira. È però un action movie con un grandissimo ritmo e una regia da non sottovalutare (la firmano Jonathan Goldstein & John Francis Daley) che gode soprattutto di spettacolari effetti speciali, tra animali mostruosi, strutture architettoniche che mutano, trasformazioni e colpi di magia, ai quali fa da contrappunto una scrittura comica spesso molto efficace. Anzi, tra le scene più divertenti in assoluto, occhio a quella in cui il gruppo dei cercatori si ritrova ad interrogare alcuni guerrieri caduti in battaglia e riportati in vita attraverso un incantesimo, ai quali è possibile fare solo 5 domande (non una in più né una in meno) prima che ricadano morti.

Insomma, Dungeons & Dragons è un film spettacolare e comico, con un grande cast e un’ottima regia (a cui però manca, ovviamente, una vera sceneggiatura) ma che probabilmente farà anche leva sui sentimenti di tutti quelli che hanno amato il gioco di ruolo. E sono molto curiosa di vedere che risultato avrà al botteghino.