Fan di Gabriele Salvatores? Il 30 marzo esce al cinema Il ritorno di Casanova: nel frattempo recuperate Comedians.

Fan di Gabriele Salvatores? Il 30 marzo esce al cinema Il ritorno di Casanova: nel frattempo recuperate Comedians.

Fan di Gabriele Salvatores? Il 30 marzo esce al cinema Il ritorno di Casanova: nel frattempo recuperate Comedians.

Che cos’è la comicità? Una “medicina” che il bravo comico propina ai suoi spettatori per aiutarli a veder meglio le cose e superare così le proprie difficoltà? Oppure un momento di pura evasione, che quelle stesse difficoltà ci permette di dimenticarle?

In attesa di vedere al cinema (il 30 marzo) il nuovo film di Gabriele Salvatores, Il ritorno di Casanovaio l’ho appena visto, e la prossima settimana leggerete la mia recensione sul magazine Grazia, intanto vi dico subito che è il migliore di questi ultimi anni – il mio consiglio oggi è di andare a recuperare quello immediatamente precedente, Comedians, uscito nel 2021, che trovate da noleggiare su Prime Video, e che in qualche modo lo anticipa (per lo meno per quanto riguarda il cast).

 

Che cosa racconta:

Natalino Balasso interpreta Eddie Barni, un comico un tempo famoso che ha rinunciato alla carriera per mantenere la propria integrità e sbarca il lunario tenendo un corso serale di stand-up comedy alla periferia di Milano. I suoi allievi sono dei disgraziati col sogno di cambiar vita: due fratelli sempre in conflitto tra loro, che tuttavia hanno preparato il proprio numero in coppia (Ale e Franz), un muratore meridionale da cliché (Vincenzo Zampa), un metalmeccanico istrionico (Walter Leonardi), un ebreo tutto sarcasmo (Marco Bonadei) e un ragazzino che posa da Joker (Giulio Pranno).

È l’ultimo giorno di corso, e un celebre comico televisivo stile Bagaglino (Christian De Sica), nemico di vecchia data del Barni, verrà a vederli mentre si esibiscono sul palco per offrire loro, forse, un contratto. Quale tipo di comicità funzionerà meglio, quella impegnata o quella di evasione?

 

Perché guardarlo:

Comedians è un’opera nella quale Salvatores trasponeva per il cinema una famosa pièce teatrale dell’inglese Trevor Griffiths, già messa in scena parecchi anni prima a Milano.  Lui spiegava: «È un film molto diverso da tutto quello che ho fatto finora, forse il mio lavoro più radicale. È stato girato in pandemia, tutto in interni, racconta se si può, e come, analizzare la realtà attraverso il comico». Il dibattito sulla comicità, del resto, oggi è sempre più attuale, basti pensare al grande successo di LOL (Amazon Prime) nel quale ai comici che improvvisano è vietato ridere, o di serie come The Marvelous Mrs. Maisel, storia di una casalinga che diventa stand-up comedian, di cui vi ho già parlato e sta per arrivare (sempre su Prime) l’ultima stagione. Nel film di Salvatores la domanda iniziale su che cos’è davvero la comicità naturalmente rimane senza risposta. Tuttavia la vedremo declinata in una serie di meravigliose battute, una per tutte quella dell’extracomunitario “bangla” che per errore capita in mezzo agli attori: «Se davanti a te vedi tutto grigio, sposta l’elefante».

 

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