Tetris, su Apple tv+ il 31 marzo, è la storia di un’amicizia che supera le ideologie

Tetris, su Apple tv+ il 31 marzo, è la storia di un’amicizia che supera le ideologie

Tetris, su Apple tv+ il 31 marzo, è la storia di un’amicizia che supera le ideologie

Piacerà ai “nerd” e a tutti gli appassionati di tecnologia (ma non solo) il nuovo film Apple Tv+ Tetris, in arrivo il 31 marzo per la regia di John S. Baird, che vede protagonisti Taron Egerton (ve lo ricordate nei panni di Elton John al cinema?) e l’attore russo Nikita Efremov. Il film è un thriller politico dedicato alla storia (vera) del popolarissimo videogioco creato nel 1984 dall’ingegnere sovietico Alexey Pajitnov, poi al centro di una complessa battaglia legale per la proprietà dei diritti.

 

Che cosa racconta:

Henk Rogers (Egerton) è un ingegnere olandese che si innamora di Tetris, e intuendone il potenziale nel 1988 riesce a varcare la cortina di ferro con un visto turistico per acquisirne i diritti dal russo Pajitnov(Efremov), del quale resterà amico per tutta la vita. L’Unione Sovietica nel frattempo sta cadendo a pezzi, e poco dopo Pjitnov si trasferisce in California, dove lo aspetta però una complicata diatriba legale per dimostrare il possesso dei diritti. Il lieto fine, tuttavia, c’è: concluso il procedimento, Pajitnov e l’amico Rogers fonderanno insieme la Tetris Company, tuttora proprietaria dei diritti del gioco.

 

Perché guardarlo:

Il film si basa su una vicenda reale che, spiegano i veri protagonisti Pajitnov e Rogers (che hanno supervisionato la sceneggiatura), resta perfettamente aderente a quello che è accaduto davvero. Ma la motivazione più interessante l’ha data Taron Egerton in una recente intervista al Corriere della Sera, al quale dichiarava che il film è «la storia dell’amicizia tra due uomini appartenenti a due aree geografiche e ideologiche molto distanti tra loro, che nonostante tutto sono riusciti da mettere da parte i pregiudizi e creare un legame così solido da durare per tutta la vita». E sottolineava: «l’attitudine rigida e binaria a considerare l’Occidente “buono” e il resto del mondo no, laRussia in particolare, è uno dei grandi problemi che viviamo in questo momento».

Considerati i tempi, basta questo per convincermi a guardare il film.  

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