The Night Agent è la serie che tutti stanno guardando su Netflix, e vi spiego perché

The Night Agent è la serie che tutti stanno guardando su Netflix, e vi spiego perché

The Night Agent è la serie che tutti stanno guardando su Netflix, e vi spiego perché

 

A un mese circa dalla sua release, la spy story The Night Agent ha conquistato il primo posto nella top ten delle serie più viste di Netflix, e si è classificata al sesto in assoluto nel mondo.

Ma soprattutto, è già stata rinnovata per una seconda stagione in cui, stando alle notizie, verrà sviluppata una storia nuova, entreranno nuovi personaggi e non tutti quelli che abbiamo già conosciuto faranno ritorno (alcuni per ovvi motivi, considerando che ne sono morti un buon numero).

Diciamo la verità: The Night Agent non è un prodotto di quelli di cui tra qualche anno conserveremo la memoria, tuttavia si lascia guardare con piacere, e qui vi spiego perché.

 

Che cosa racconta:

Peter Sutherland – lo interpreta Gabriel Basso, 28 anni, una specie di giovane Matt Damon, ma meno espressivo – è un agente dell’FBI che grazie alla sua intuizione è riuscito a sventare un grave attacco terroristico nella metropolitana di Washington. Porta con sé una pesante eredità: è il figlio di un importante agente che è stato accusato di tradimento ed è morto in un incidente lasciando molte questioni irrisolte. Tuttavia, grazie al suo gesto eroico, viene convocato dal Capo di Gabinetto della Casa Bianca – una donna, interpretata da Hong Chau, e anche il presidente degli Usa risulterà essere una donna (cosa che piace molto agli americani, salvo quando poi entrano nelle cabine elettorali). Questa gli affida un incarico di basso livello: farà parte di un programma segreto di protezione degli agenti sotto copertura, chiamato Night Action, con un ruolo da centralinista notturno. Seduto davanti a un telefono (che in genere non squilla mai) negli scantinati della Casa Bianca, dovrà assistere chiunque chiami indirizzandolo verso gli aiuti competenti.

Una notte però il telefono squilla proprio mentre Peter è di turno: dall’altro capo del filo c’è una giovane donna terrorizzata, Rose (Luciane Buchanan), che si trova in una situazione di grave pericolo. Peter riesce ad aiutare la ragazza, che si rivelerà essere la responsabile di una azienda di cyber security sull’orlo del fallimento, ma soprattutto la nipote di due agenti incaricati di una missione top secret e finiti assassinati.

Di lì si sviluppa una complessa spy story che vede Peter e Rose darsi alla fuga, perché l’organizzazione che minaccia Rose ha una talpa addirittura all’interno della Casa Bianca. I due indagheranno per scoprire qual è il mistero che li coinvolge, e che ha a che fare non solo con la ragazza, ma anche con l’attentato sventato da Peter. E tra molti colpi di scena si troveranno ad affrontare un nuovo tremendo attacco alle istituzioni americane

 

Perché guardarla:

The Night Agent è tratta dal romanzo di uno scrittore piuttosto accreditato, Matthew Quirk, che ha lavorato per anni come reporter per il magazine americano The Atlantic, occupandosi di terrorismo e gruppi criminali internazionali. La serie è stata sviluppata poi da Shawn Ryan, creatore tra le altre cose di quel capolavoro che è stato Lie to me (ve la ricordate? Urge post per aiutarvi a recuperarla). C’erano dunque tutte le premesse perché diventasse un prodotto di successo, anche se questa ridondanza mondiale non si spiega completamente. Diciamo che è una spy story abbastanza ben scritta, con un’ottima trama, un buon crescendo di tensione e molta suspence, a cui si aggiunge un tocco di romanticismo.

Tuttavia ripeto: non comprendo del tutto il suo grande successo, anche perché il protagonista Gabriel Basso risulta un po’ anonimo, e anche la sua partner Luciane Buchanan non si può dire che buchi lo schermo. Probabilmente su Netflix mancava da un po’ un thriller di spionaggio di buon livello, e dunque per The Night Agent ha giocato (molto bene) la componente fortuna.

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