Ha appena debuttato su Prime Video Cassandro, l’epopea di un lottatore gay

Gael Garcia Bernal è quasi irriconoscibile, coi capelli ossigenati e (all’inizio) un paio di baffetti alla Freddie Mercury. Nel film diretto da Roger Ross Williams che è appena sbarcato su Prime Video, Cassandro, interpreta il wrestler messicano gay Saúl Armendáriz – classe 1970, vivente, ha anche un profilo Instagram, cassandro_el_exotico – che negli anni Novanta divenne famoso a livello internazionale dopo aver portato sul ring il personaggio di Cassandro.

Che cosa racconta:

Saúl è un giovane messicano rifiutato dal padre per via della propria omosessualità, vive arrangiandosi tra vari lavori insieme alla madre che adora, e si diletta di wrestling amatorialmente. Pieno di ambizione, comincia quasi per caso ad allenarsi con un’ex campionessa e riesce a portare sul ring il nuovo personaggio che ha creato, Cassandro. Cassandro è un “exotico”, vale a dire un wrestler effeminato con caratteristiche gay che indossa trucco e costumi in stile drag queen, e si contrappone al classico lottatore super macho, finendo sempre sconfitto. La particolarità di Cassandro sarà invece quella di poter anche vincere e seguiremo dunque Saúl nella sua ascesa al successo, e anche che nella vita personale.

Perché guardarlo:

Bernal offre sicuramente una prova attoriale  interessante – e ha dichiarato che pur essendo eterosessuale il ruolo gli ha dato la possibilità di «esplorare quella qualità transgender che tutti noi in un certo senso abbiamo». Il film dal canto suo si bilancia abbastanza bene tra le tematiche legate all’omosessualità e la rappresentazione del mondo del wrestling messicano di quegli anni, piuttosto curiosa. E tutto sommato, è piacevole.

Se poi il wrestling vi ha intrigato andate su Netflix a recuperare Glow(recensione qui) mentre se è Bernal ad intrigarvi su Prime c’è un piccolo capolavoro che lo vede protagonista, la serie Mozart in the jungle.