Everybody loves diamonds è la serie più vista su Prime Video

Everybody loves diamonds è la serie più vista su Prime Video

Everybody loves diamonds è la serie più vista su Prime Video

 

È uscita una settimana fa e si è guadagnata il primo posto tra le serie Prime: Everybody loves diamonds è una produzione Wildside in 8 puntate, con un cast guidato da Kim Rossi Stuart affiancato da Gianmarco Tognazzi, Carlotta Antonelli, Anna Foglietta, e Leonardo Lidi, la partecipazione di Malcom McDowell e Rupert Everett e la regia di Gianluca Maria Tavarelli.

Si ispira a una storia vera accaduta nel 2003 e nota alle cronache come “il colpo di Anversa”: l’incredibile rapina al prestigioso Diamond Center, forziere della cittadina belga fino a quel momento ritenuto inespugnabile, a opera di una banda di italiani che portò via 200 milioni di dollari in diamanti, mai più ritrovati.

 

Che cosa racconta:

Leonardo (Rossi Stuart) è l’autista di un gioielliere ebreo, ed è sposato con la figlia di un colonnello dei Carabinieri (Foglietta) alla quale nasconde il suo glorioso passato da ladro.

Mentre accompagna il suo principale nel commercio di diamanti, decide di escogitare un piano per svaligiare il Diamond Center: mette insieme alcune vecchie conoscenze (Tognazzi e Antonelli) e il fratello hacker (Lidi), forma una banda e apre un ufficio nell’istituto spacciandosi lui stesso per gioielliere. Il colpo riesce, ma non tutto va secondo i piani.

 

Perché guardarla:

Everybody loves diamonds è una serie che parte dal materiale storico per confezionare una comedy parecchio divertente, che strizza l’occhio a La casa di carta. Il protagonista è una sorta di “professore” che spesso si rivolge alla telecamera per dialogare con pubblico, mentre la narrazione scorre bilanciandosi tra dramma e commedia.

La vicenda è stata trasportata ai giorni nostri e ovviamente romanzata, ma la cosa più curiosa è che il vero “professore” a capo della banda, Leonardo Notarbartolo, arrestato poco dopo la rapina e finito in carcere per 6 anni, ha fatto da consulente alla produzione – è anche autore di un’autobiografia, Rubare l’impossibile, scritta insieme a Peter D’Angelo e pubblicata da Rizzoli, e sul Corriere della sera, nelle pagine di Torino è uscita una sua intervista che vale la pena leggere (la trovate on line).

Kim Rossi Stuart ha raccontato di aver avuto con lui un incontro «fortissimo e scatenante» e di averlo trovato «una persona molto mite, con una forte passione per la sua “professione” e una sua deontologia», di cui ha apprezzato il rifiuto verso le armi. E anche Foglietta inizialmente perplessa, perché Notarbartolo aveva cominciato a scriverle su Instagram, dopo averlo incontrato sul set ha confessato di esserne rimasta in qualche modo conquistata.

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